Accordare il violoncello è una delle cose più importante per chi lo suona. Spesso all’inizio, l’insegnante prende in carico questa parte,
ma è sempre una buona cosa che l’allievo, che sia piccolo o adulto impari ad accordare il suo proprio strumento.
Oggi, per accordare lo strumento esistono le applicazioni sul telefono, oltre gli accordatori classici, o il diapason, si si ! il diapason ! Chi lo conosce ??

Il diapason che da il famoso “la”

Su alcuni accordatori, le note sono indicate secondo l’appellazione delle note anglosassone cioè con le lettere singole.

Accordatore classico con l’appellazione anglosassone delle note.

Prima di tutto è importante conoscere la notazione “classica” che conosciamo noi in Italia e nell’ambito classico, e la sua corrispondenza con la notazione anglosassone.

Notazione “classica”Notazione anglosassone
DOC
RED
MIE
FAF
SOLG
LAA
SIB

Quali sono le corde del violoncello ?

Il violoncello dispone di quattro corde che sono accordate in quinte : la prima corda è un LA (A), la seconda corda è un RE (D), la terza corda è un SOL (G), e la quarta corda è un DO (C).

Il violoncello si accorda grazie ai tiracantini e ai piroli.

Il violoncellista di Modigliani

Come funziona l’accordatore ?

L’accordatore riconosce una frequenza che nel linguaggio musicale si chiama nota.

L’accordatore è uno strumento che serve a accordare allo strumento grazie a un ago che aiuta lo strumentista a capire se la frequenza (la nota) è troppo bassa (calante) o troppo alta (crescente).

Se la nota è calante, l’ago si troverà prima della nota scritta sullo schermo (sulla vostra sinistra quando lo guardate).
In questo caso dovete fare crescere la nota.
Al contrario, se la nota è crescente, l’ago si troverà dopo la nota scritta sullo schermo (sulla vostra destra quando lo guardate).
In questo caso dovete fare calare la nota.

Domande frequente :

  • Dovrei accordare il re, ma l’accordatore mi riconosce un do#, che vuole dire ? Che devo fare ?
  • Dovrei accordare il la, ma l’accordatore mi riconosce un sib, che vuole dire ? che devo fare ?

Per rispondere a queste domande, bisogna capire bene come funziona una scala.
La scala è composta di note “naturali” : DO RE MI FA SOL LA SI.
A queste note e secondo la tonalità del brano, si aggiungono le alterazioni : i bemolle e/o i diesis.

I bemolle e i diesis sono delle alterazioni che si aggiungono alle note “naturali”. Il bemolle fa calare la nota e il diesis fa crescere la nota.

Vi sembra semplice? Aspettate, aggiungo una difficoltà :
le note bemolle e diesis possono essere la stessa nota!

Un po’ di umorismo che rappresenta bene l’argomento !

Come mai una nota con un diesis (#) e una nota con un bemolle (b) possono essere le stesse ?

Le alterazioni sono delle indicazioni sulla frequenza delle note e quindi a volte queste note, anche se chiamate diversamente
hanno la stessa frequenza ! Ovviamente, funziona per le note che si seguono sulla scala.

Esempio : re# e mib hanno la stessa frequenza, quindi sono la stessa nota (almeno a l’orecchio, perchè sullo spartito si scrivono diversamente!). Stessa cosa per la# e sib, fa# e solb ecc.

Messa in pratica 1: Dovete accordare il la, e vedete che l’accordatore vi riconosce la# o sib (che quindi sono la stessa nota), vuole dire che il vostro la è crescente e quindi la nota va abbassata.
Messa in pratica 2 : Dovete accordare il re, e l’accordatore vi riconosce do# o reb (che quindi sono la stessa nota) , vuole dire che il vostro re è calante, quindi la nota va alzata !

Per accordare il mio strumento utilizzo l’accordatore “Korg chromatic Tuner CA-30”. Per quelli che preferiscono una tecnologia a portata di mano immediata potete scaricare l’applicazione “soundcorset” disponibile per il telefono su Playstore o Applestore. Bonus, quest’applicazione serve anche da metronomo !

Per chi è interessato a seguire qualche tutorial online mi potete ritrovare sul mio canale youtube.

Per chi vuole informazioni sulle lezioni di violoncello potete visitare la mia pagina informativa.